Permettetemi questa la voglio raccontare in prima persona….

Sabato 11 febbraio 2017, tutto pronto per la nostra finale, ancora una volta come l’anno scorso. Quella è andata male, ma io e Marco ci siamo ripromessi fin da subito, sul traghetto di ritorno di quella sfortunata trasferta elbana, di riprovarci anche l’anno successivo visto che sentivamo di non meritarci di perdere la coppa in quel modo. E ancora una volta siamo qui, pronti a giocarci il titolo, quest’anno non da soli, quest’anno siamo in tre in squadra, c’è anche Claudio che ci ha dato una grandissima mano quando eravamo in difficoltà sia in campo che fuori. Pronti, un’altra volta in trasferta, questo volta più vicino, questa volta con le nostre amate Dunlop e non un altra razza di palle con cui perdi mezz’ora per capire come si comportano. Ho studiato, come faccio sempre, la squadra avversaria e decidiamo di giocarcela aggressivi: pochi fronzoli, formazione regolare il più forte (Marco) gioca 1, l’altro (io) come secondo singolare e vediamo come va.

Eccoci, Tennis Club Costa Azzurra, Prato. A differenza dell’anno scorso stavolta si gioca come preferiamo noi: entro in campo subito io opposto a uno che mi pare enorme, e si non sono piccolo io. Andrea Ciabatti si chiama, 4.1 mi dicono ma capisco subito nei palleggi che la classifica è decisamente falsa. Parto male e il mio avversario va subito avanti 5-2, comincio a capirci qualcosa rimonto e mi trovo a servire sul 6-5. Gioco game e tie-break in maniera orribile regalando così il primo set. Ho capito però cosa fare, questa partita posso vincerla, voglio vincerla, devo vincerla e così rientro in campo deciso e mi aggiudico il secondo set per 6-3, si va al terzo, sto bene, sono carico, sto giocando benino, e salgo subito sul 4-1 e servizio. Qui il mio avversario prova il tutto per tutto, azzecca un paio di gran risposte e recupera uno dei due break di svantaggio e risale fino al 4-5: comicio davvero a essere stanco ma mi basta un solo gioco, un solo turno di servizio. Mi concentro solamente sul mio servizio, croce e delizia del mio tennis, ma stavolta funziona alla grande, negli ultimi 4 punti la palla non torna mai nella mia metà campo e siamo 1-0 noi, dopo 3 ore di gioco!!!!

Entrano in campo i due numeri 1, Marco opposto al 3.3 Marco Moschiti. Non l’ho mai visto prima ma penso, spero che Marco possa farcela: non ho davvero voglia di giocarmela al doppio. L’avversario parte con qualche errore di troppo e Marco si ritrova subito avanti 2-0 ma qui succede quello che non ti aspetti, l’altro si trasforma in fenomeno, gioca mezz’ora da 3.1 forte, si aggiudica il primo set 6-2 e 1-0 avanti nel secondo. Non so davvero cosa dire a Marco al cambio di campo, non sta giocando male solo che l’altro è letteralmente ingiocabile. Suggeriamo di fare un pò di serve & volley e comunque di provare a mettere un pò di pressione all’avversario che inevitabilmente dovrà calare altrimenti non era a giocare con noi; ciò avviene realmente e Marco si ritrova a servire sul 5-4. Gioco interminabile con un paio di set-point annullati con gran colpi ma alla fine c’è il break, 5 pari, tutto da rifare; l’altro però sente la vittoria vicina e torna a giocar bene chiudendo il set per 7-5. Sono le 19.45 di un pomeriggio interminabile e non è ancora successo niente: si va al doppio!!!!

Decidiamo di giocarlo ancora noi, anche se io sono piuttosto stanco ma, rischiare una formazione diversa inedita non ci pare il caso; loro invece possono schierare due freschi Lorenzo Fedi e Ivan Fiesoli, il loro doppio forte. Si capisce subito che con il doppio hanno parecchio dimestichezza, ma anche noi e così vinciamo il primo set per 6-3, rimanendo sempre avanti fin da subito; ad inizio del secondo set prendiamo un break evitabile e, complice anche la stanchezza non riusciamo più a farlo agli avversari, nonostante diverse palle break. Non riesco quasi a stare in piedi, sono già più di 5 ore che sono in campo e dobbiamo decidere tutto al super tie-break, per fortuna che Marco sta ancora giocando discretamente, certo non al meglio anche lui ma meglio di me sicuramente. Si parte però subito avanti 3-1, si gira sul 4-2, riusciamo bene a fare i punti in risposta, sul 5-2 e due servizi Marco abbiamo forse l’occasione per l’allungo decisivo, ma i nostri avversari non mollano e si riportano sotto con due gran punti: 5-4, poi 6-5 noi e due servizi io. Mi ripeto che questi due vanno fatti per forza: metto dentro una prima e giriamo campo 7-5 avanti. sul 7-5 la prima non entra e da folle quale sono tiro la seconda con tutta la forza rimasta: strisciata sulla riga e 8-5. In risposta schema semplicissimo, pallonetto e smash seguente e arriviamo a matchpoint; risponde Marco sui piedi degli avversari, regalandomi la possibilità di chiudere il match con la più facile delle volee. E’ fatta!!!!!! Ci concediamo un abbraccio al posto della canonica stretta di mano e portiamo a casa la coppa alle 22.30 dopo oltre 7 ore di tennis!!!!! E’ stata una gran bella giornata di sport, ringrazio pubblicamente tutto il Tennis Club Costa Azzurra per l’ospitalità e la sportività dimostrata: è stato un piacere!!!

Per merito o per fortuna non è la prima volta che vinco qualcosa ma, vincere con quel logo stampato sul petto, con il tuo amico del cuore alla tua destra, beh ha tutto un altro sapore!!!! Siamo stati squadra, tanto squadra e abbiamo meritatamente vinto questa competizione. Ovviamente il nostro pubblico ci ha aiutato notevolmente, anche se non era possibile seguirci per tutta la giornata, era pur sempre un sabato, quando c’è stato si è fatto sentire. Grazie al nostro Daniele, utile e prezioso per darci la carica e preziosi consigli. Grazie agli amici del circolo che, anche se non presenti, si sono tenuti informati tramite whatsapp (ho ricevuto oltre 150 messaggi solamente durante il doppio!!!). Grazie a Claudio, che non è sceso in campo sabato ma è stato determinante nella competizione, e anche alla sua splendida famiglia, gli unici rimasti tutto il giorno a sostenerci. Ovviamente il grazie più grande lo lascio a Marco, stavolta ce l’abbiamo fatta!!!!

Stefano

Rispondi